Introduzione al Wealth Management 2.0
Weltech Management: quando fintech e wealth management si incontrano.
Partiamo dalle basi, con due semplici definizioni di termini particolarmente inflazionati, e spesso tirati in ballo anche a sproposito.
Fintech è il termine che si utilizza per indicare il complesso delle innovazioni tecnologie ed informatiche applicate ai servizi finanziari. Come vedremo in questa categoria ricadono una vastità di applicazioni e servizi: si spazia dai bonifici istantanei ai pagamenti contactless come Apple-pay o Samsung-pay fino alle tecnologie di investimento in web collaboration, o alle intelligenze artificiali in grado di supportare i consulenti nella scelta degli investimenti migliori.
Il Wealth Management invece è semplicemente l’insieme dei servizi finanziari di tutela e gestione del patrimonio messi a disposizione degli operatori istituzionali per i clienti che necessitano di gestire patrimoni rilevanti e situazioni complesse da essi derivanti.
Gli Wealth Manager devono avere a disposizione avanzati strumenti per la gestione finanziaria dei patrimoni, altri per la valutazione dei beni immobili, ed offrire consulenza ad ampio spettro su questioni relative ad aziende e rapporti societari, nonché tutelare i clienti in termini di passaggio generazionale ed ottimizzazione fiscale. In particolare sugli ultimi aspetti la materia è particolarmente complessa perché implica la necessità di conoscere gli strumenti per la tutela del patrimonio di cui parlo in questo articolo, che comprendono fondi pensione, polizze finanziarie, trust, contratti fiduciari, e diverse altre opzioni. Per questo motivo i migliori Wealth Manager sono affiancati da specialisti con competenze verticali di eccellenza.
Un istituto che voglia offrire consulenza secondo gli standard del wealth management 2.0 deve essere in grado di unire i due mondi precedenti, integrando l’insieme dei professionisti e dei servizi dedicati al cliente in una piattaforma elettronica in grado di monitorare ed elaborare i dati per supportare pianificazione, scelte e decisioni.
In quest’ottica diviene possibile eseguire una completa analisi dell’ecosistema “cliente”, un mondo che comprenda nucleo familiare, il complesso delle aziende e dei beni, il patrimonio immobiliare, le varie fonti di reddito e di debito ed i capitali detenuti ed investiti in uno o più istituti.
Le necessità a cui si deve far fronte possono essere le più disparate, e possono coinvolgere un sovrapporsi di situazioni differenti. Il manager di una azienda potrebbe necessitare di studiare soluzioni per garantirsi la crescita del patrimonio finanziario da tramandare ai figli, ma assicurarsi di cedere il timone aziendale solo ad uno dei due, ed allo stesso tempo tutelare moglie e figlio minore da una sua prematura scomparsa. Oppure un nonno potrebbe voler affidare la gestione dei suoi capitali in modo che sia garantita una rendita ai nipoti dopo il raggiungimento della loro maggiore età, assicurandosi l’attuazione di disposizioni da attuare dopo la sua morte naturale. La titolare di un locale di successo potrebbe voler proteggere gli utili della sua attività da eventuali imprevisti e dall’aggressione di potenziali creditori, garantendo la disponibilità di quanto guadagnato per sé e per i suoi cari.
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