Previdenza Complementare: le Domande più Comuni su Fondi Pensione e Rendite Vitalizie

Ecco una carrellata delle domande più comuni su fondi pensione e soluzioni di previdenza complementare che  mi rivolgono clienti e lettori.

Proverò a rispondere in modo esaustivo alla maggior parte di esse, ma considerata la complessità della materia e la specificità delle singole situazioni se vi rimanesse qualche dubbio la cosa migliore è contattarmi privatamente per mail o telefono

 

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E’ semplice, basta cliccare sull’immagine qui sotto!

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A che età dovrei cominciare a preoccuparmi di creare una pensione integrativa? Quando conviene?

In questo caso la risposta è semplice: il prima possibile! Ovviamente però in funzione della tua età e quindi anche dell’ammontare del tuo reddito (che spesso è una funzione crescente dell’età) sarà più opportuno scegliere uno strumento rispetto ad un altro. Potrebbe valer la pena ad esempio cominciare con un semplice piano di accumulo, soprattutto se si parla di lavoratori giovani e magari anche inquadrati in un regime dei minimi, per poi trasferire solo dopo qualche anno il capitale accumulato su prodotti previdenziali in grado di fornire maggiori benefici fiscali.  

Quali sono i motivi per sottoscrivere un fondo pensione? A chi serve un fondo pensione?

La finalità principale è ovviamente quella di integrare la normale pensione di anzianità. Infatti arrivati all’età pensionabile, se avete accumulato un capitale superiore agli 80mila euro (una regoletta empirica che riflette l’attuale regola di calcolo) le uniche due possibilità che avrete saranno quella di trasformare il tutto in una rendita vitalizia, oppure di riscattarne il 50% in contanti, e percepire sotto forma di rendita solamente l’altra metà. Qualora invece aveste accumulato un capitale inferiore, potrete riavere indietro l’intero ammontare dopo averlo assoggettato a tassazione per tutta la parte che abbia nel frattempo beneficiato delle deduzioni fiscali annue. La regola esatta per capire se e quando è possibile riscattare l’intera cifra in conto capitale è la seguente: si può fare “quando convertendo il 70del montante finale in rendita si ottiene una rendita annua inferiore al 50% del valore dell’assegno sociale”.

pensione di vecchiaia

Il secondo motivo di grande rilevanza è che i versamenti su un fondo pensione sono interamente deducibili (per dettagli su limiti e modalità passate alla domanda successiva). Quindi vuol dire che mentre accantonate dei soldi per il vostro futuro ottenete fin da subito un notevolissimo beneficio fiscale, solitamente ben superiore ai guadagni potenziali derivanti dalla gestione del fondo stesso. Inoltre non tutti i genitori sanno che è possibile aprire un fondo pensione per un figlio beneficiando però in prima persona delle deduzioni fiscali per le somme messe da parte sul suo conto.  

Inoltre non tutti i genitori sanno che è possibile aprire un fondo pensione dedicato ad un figlio ma beneficiare in prima persona delle deduzioni fiscali per le somme messe da parte sul suo conto.  

C’è ancora un altro motivo per sottoscrivere un fondo pensione… se avete da poco superato i 55 anni e il vostro reddito si è consolidato potreste rientrare nella fascia di utenti a cui può interessare sottoscrivere un fondo pensione per finalità di investimento. Ebbene sì, è infatti possibile sfruttare i benefici fiscali dei fondi pensione per imbastire uno dei più redditizi investimenti A CAPITALE GARANTITO presenti sulla piazza. Per chi fosse interessato a questo aspetto, ne parlo più in dettaglio al link qui: PREVIDENZA COME INVESTIMENTO

Oppure potete dare una occhiata alla sintesi dell’offerta cliccando qui sotto:

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Quali sono i benefici fiscali? Quanto si “scarica” (o meglio quale è il massimo importo deducibile) ?

Sono interamente deducibili fino a 5.164euro annui. Pertanto il guadagno derivante dalla deduzione è funzione dello scaglione fiscale in cui il vostro reddito vi fa rientrare; la seguente tabella riassume la somma che potrete recuperare OGNI ANNO in funzione del vostro scaglione, supponendo di versare il massimo deducibile:

Versamento annuo su fondo pensione Scaglioni Aliquota IRPEF Somme dedotte annualmente
5.164,00 € fino a 15.000 € 23% 1.187,72 €
5.164,00 € da 15.000,01 € a 28.000 € 27% 1.394,28 €
5.164,00 € da 28.000,01 € a 55.000 € 38% 1.962,32 €
5.164,00 € da 55.000,01 € a 75.000 € 41% 2.117,24 €
5.164,00 € oltre 75.000,01 €  43% 2.220,52 €

 

Quanto devo versare annualmente nella mia pensione integrativa per avere una rendita mensile di 1000 euro?

Già iniziando a versare intorno ai 30 anni, per arrivare a percepire una pensione integrativa di 1000euro sarebbe necessario accantonarne circa 400 ogni mese! Naturalmente potrete dedurre ogni anno l’intero importo (in quanto inferiore a 5190euro, importo massimo deducibile), e dunque ne recupererete ogni anno dai 100 ai 170.

Se invece foste nati nel 1979, e supponendo di andare in pensione a 67 anni, investendo a partire dal 2018 circa 250euro al mese oltre alla quota del vostro TFR in un fondo pensione azionario all’ 80%, la prestazione a scadenza corrisponderebbe ad una rendita vitalizia immediata di 500 euro al mese.

In ogni caso potete giocare un po’ coi numeri e fare le vostre simulazioni personali utilizzando questo utile tool messo a disposizione dalla società di investimenti Anima: CALCOLATRICI PREVIDENZIALI

Quale è la miglior pensione integrativa e come faccio a creare una?

Molto spesso mi viene richiesto quale pensione integrativa sia meglio scegliere, e da dove cominciare per crearne una. La risposta non è univoca, infatti ci sono varie possibilità ed ognuna è più adeguata ad una specifica tipologia di lavoratori, oltre che all’età del sottoscrittore. Il mio consiglio è di inviarmi una mail o fissare un appuntamento con me o col il vostro consulente di fiducia se già ne avete uno. 

Quale è la migliore allocazione di portafogli?

Non esiste una risposta giusta per tutti. Resta pur vero che è bene partire, se siete ancora sotto i 40 anni di età) con dei comparti a prevalente contenuto azionario, per poi modificare nel corso degli anni la composizione, in cosiddetta ottica “life cycle”. Molti fondi pensione permettono di scegliere un comparto che effettua questo adeguamento in automatico.

Per quanto tempo ti dovrà supportare il tuo portafoglio?

Attualmente l’ISTAT indica tra gli 80 e gli 84 anni l’aspettativa media di vita. Considerati i progressi tecnologici il mio consiglio è di prepararsi a vivere a lungo, anche più di quanto si possa credere. Meglio quindi assicurarsi di poter disporre di sufficiente denaro per mantenere il proprio stile di vita e far fronte alle necessità ed agli imprevisti che una età matura può comportare.

 

Qui si conclude questa prima carrellata di domande e risposte. Se l’argomento vi interessa, vi consiglio di leggere anche questo mio contributo di un po’ di tempo fa:

immagine stilizzata di due elefanti

 

 

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