19 Settembre 2017

Come scegliere un mutuo: le 4 cose da sapere assolutamente

Vuoi sapere come scegliere un mutuo senza farti abbindolare? Vediamo dunque alcuni dettagli che spesso vengono “nascosti” dagli addetti ai lavori…

La ricerca del mutuo per l’acquisto di un immobile, sia esso l’ambita prima casa o una seconda proprietà, è operazione ben nota anche ai meno esperti dei mercati finanziari, specialmente in un paese in cui tradizionalmente si è sempre investito molto “nel mattone”. 

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Ecco quindi una breve guida su come scegliere un mutuo, o meglio gli aspetti principali a cui fare attenzione prima di sceglierlo:

1) La differenza tra il TAN e il TAEG.

Il TAN, Tasso Annuo Nominale, è il “classico tasso”, il numero che serve generalmente da specchietto per avvicinare i clienti all’offerta e che è esposto in bella mostra in vetrine e locandine.  Invece è il TAEG (Tasso Effettivo Globale Annuo) il vero “numero” da chiedere! Esso infatti indica il costo reale del mutuo, perché include anche le spese accessorie che spesso vengono taciute, come perizia, istruttoria, gestione pratica, etc…

2) Presenza di polizze assicurative inadeguate o non necessarie.

L’unica polizza obbligatoria da stipulare insieme ad un mutuo è la classica “Scoppio\Incendio” che protegge l’acquirente (ma anche la banca) da eventi accidentali in grado di danneggiare gravemente l’immobile; tale polizza è anche decisamente economica e quindi non costituisce un motivo di allarme. D’altro canto è diventato ormai uso comune proporre al cliente (ma in modo quasi ostativo alla concessione del mutuo stesso) la sottoscrizione di polizze assicurative di altro tipo e molto più costose, che talvolta possono raggiungere valori di 8\10mila euro. Siano esse protezioni contro la perdita del lavoro, contro il decesso del mutuatario, contro gli effetti di un terremoto, etc… ricordate sempre che non sono obbligatorie, e vanno stipulate solo in caso di reale necessità. Se il vostro istituto vi obbliga ad una stipula del genere, guardate piuttosto altrove!

3) Tasso fisso o variabile?

La scelta non è né ovvia né univoca, e dipende da numerosi parametri che un consulente potrà aiutarvi a tenere in considerazione. Durata del mutuo, rapporto tra la rata ed il reddito, congiuntura economica e futuro andamento dei tassi di interesse sono tutti fattori da considerare.

4) Evitare nuovi finanziamenti prima del mutuo.

Richiedere un nuovo prestito o finanziamento prima del mutuo può essere sicuramente penalizzante per il cliente, in quanto ogni banca valuterà sempre la sostenibilità della rata in relazione allo stipendio “utile” del cliente, ovvero lo stipendio decurtato delle spese fisse come appunto altre rate; una regola pratica è ricordarsi che la rata del mutuo non può mai essere superiore ad un terzo del proprio stipendio. Ricordatevi anche che per una banca i redditi “non ufficiali” non hanno alcuna valenza.

 

In definitiva tenendo a mente quanto detto fino ad ora riuscirete ad orientarvi senza incappare nelle trappole più comuni.

Ad ogni modo un consulto con una persona  preparata in materia resterà sempre consigliabile, anche perché ogni ottimo consulente sa che il servizio di guida e affiancamento del cliente non si esaurisce alla stipula del mutuo, ma anzi inizia proprio in quel momento.

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